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    segunda-feira, março 10, 2008

    la poesia del lunedì - E.A.POE , IL CORVO

    Una volta in una fosca mezzanotte, mentre io meditavo, debole e stanco,
    sopra alcuni bizzarri e strani volumi d'una scienza dimenticata;
    mentre io chinavo la testa, quasi sonnecchiando - d'un tratto, sentii un colpo leggero,
    come di qualcuno che leggermente picchiasse - pichiasse alla porta della mia camera.
    -- « È qualche visitatore - mormorai - che batte alla porta della mia camera » --
    Questo soltanto, e nulla più.

    II.

    Ah! distintamente ricordo; era nel fosco Dicembre,
    e ciascun tizzo moribondo proiettava il suo fantasma sul pavimento.
    Febbrilmente desideravo il mattino: invano avevo tentato di trarre
    dai miei libri un sollievo al dolore - al dolore per la mia perduta Eleonora,
    e che nessuno chiamerà in terra - mai più.

    III.

    E il serico triste fruscio di ciascuna cortina purpurea,
    facendomi trasalire - mi riempiva di tenori fantastici, mai provati prima,
    sicchè, in quell'istante, per calmare i battiti del mio cuore, io andava ripetendo:
    « È qualche visitatore, che chiede supplicando d'entrare, alla porta della mia stanza.
    « Qualche tardivo visitatore, che supplica d'entrare alla porta della mia stanza;
    è questo soltanto, e nulla più ».

    IV.

    Subitamente la mia anima divenne forte; e non esitando più a lungo:
    « Signore - dissi - o Signora, veramente io imploro il vostro perdono;
    « ma il fatto è che io sonnecchiavo: e voi picchiaste sì leggermente,
    « e voi sì lievemente bussaste - bussaste alla porta della mia camera,
    « che io ero poco sicuro d'avervi udito ». E a questo punto, aprii intieramente la porta.
    Vi era solo la tenebra, e nulla più.

    V.

    Scrutando in quella profonda oscurità, rimasi a lungo, stupito impaurito
    sospettoso, sognando sogni, che nessun mortale mai ha osato sognare;
    ma il silenzio rimase intatto, e l'oscurità non diede nessun segno di vita;
    e l'unica parola detta colà fu la sussurrata parola «Eleonora!»
    Soltanto questo, e nulla più.

    SOLO I PRIMI CINQUE STRALCI DI QUESTA POESIA SPLENDIDA CHE IO ADORO, COSI' PER DIRVI COME MI SENTO DI LUNEDI' MATTINA... A META' TRA IL POETICO E L'ISPIRATO E ANCHE UN PO' DISPERATO...



    Etiquetas: poesia

    saido da cabeça de rutger @ 1:10 da tarde 

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