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    segunda-feira, novembro 19, 2007

    notte prima degli esami

    premesso che odio con tutto il cuore Venditti e come si dice "schifo" tutte le sue canzoni ieri scopro che mio nipote prima di andare a dormire si ascolta tutte le sere "notte prima degli esami" del suddetto (p.s. quest'anno ha la maturità ecco il motivo).
    Visto che eravamo via assieme prima di addormentarci lui fa partire dal mostruoso cellulare plurifunzione e multiluminoso l'mp3, io lo ascolto (non senza protestare vivamente cercando anche di compiere episodi di nonnismo) e scopro con sorpresa che verso la fine quasi mi commuovo, forse perchè l'Antonellone de Roma ha centrato il punto, ha stampato indelebile su musica tutti i nostri comportamenti da liceali, dalle chitarre ai giorni chiuso in casa senza vedere il tuo amore per studiare e sentirsi solo per telefono, quello vero, quello fisso che suonava e non sapevi chi era allora rispondevano i tuoi e te la passavano con un sorrisetto ironico e poi dopo un'ora ti imponevano di lasciarlo libero. Beh le sorprese non finiscono mai....


    Io mi ricordo, quattro ragazzi con la chitarra
    e un pianoforte sulla spalla.
    Come pini di Roma, la vita non li spezza,
    questa notte è ancora nostra.
    Come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?
    Le bombe delle sei non fanno male,
    è solo il giorno che muore, è solo il giorno che muore.
    Gli esami sono vicini, e tu sei troppo lontana dalla mia stanza.
    Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto,
    stasera al solito posto, la luna sembra strana
    sarà che non ti vedo da una settimana.
    Maturità ti avessi preso prima,
    le mie mani sul tuo seno, è fitto il tuo mistero.
    Il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americani,
    non fermare ti prego le mie mani
    sulle tue cosce tese chiuse come le chiese,
    quando ti vuoi confessare.
    Notte prima degli esami, notte di polizia
    certo qualcuno te lo sei portato via.
    Notte di mamma e di papà col biberon in mano,
    notte di nonno alla finestra, ma questa notte è ancora nostra.
    Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni,
    notte di sogni, di coppe e di campioni.
    Notte di lacrime e preghiere,
    la matematica non sarà mai il mio mestiere.
    E gli aerei volano in alto tra New York e Mosca,
    ma questa notte è ancora nostra, Claudia non tremare
    non ti posso far male, se l'amore è amore.
    Si accendono le luci qui sul palco
    ma quanti amici intorno, mi viene voglia di cantare.
    Forse cambiati, certo un po' diversi
    ma con la voglia ancora di cambiare,
    se l'amore è amore, se l'amore è amore,
    se l'amore è amore, se l'amore è amore,
    se l'amore è amore.

    Etiquetas: musica

    saido da cabeça de rutger @ 7:28 da manhã 

    1 Comments:

    Blogger Unknown said...

    Anch'io mi sono commossa, pur non impazzendo per Venditti. Sarà che questa melodia ci riporta indietro nel tempo e ci ricorda quei giorni e a come eravamo. Um abraço

    19/11/07 10:30 da manhã  

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