hannah arendt - la banalità del male

più lo leggo e più mi montano nel cervello milioni di domande, più lo leggo e più la barbarie dei campi di concentramento e della follia nazista mi sconvolge e mi spaventa proprio per la sua semplicità e ovvietà o meglio, banalità proprio come dice il titolo.

E' la terza volta che lo rileggo forse per capire, forse perchè mi sono sfuggiti alcuni passaggi chiave, forse perchè spero di non aver letto bene...

Questo libro che racconta gli atti del processo che vedeva come imputato Eichmann (uno dei teorici della deportazione ebraica nel terzo reich) mostra il lato terribilmente burocratico e normale della soluzione finale nazista condannando definitivamente agli occhi di chi legge i criminali nazisti e gettando contemporaneamente ombre sul popolo tedesco (che ha sempre detto di non sapere), sugli stati europei (che presiedevano tavole rotonde con i gerarchi nazisti su come risolvere il problema ebraico), sulla croce rossa (che ha visitato il campo di Terezin senza trovare nulla di strano!!!), sulla chiesa e addirittura sullo stesso popolo ebraico i cui capi accettavano le deportazioni avendo in cambio salva la vita e che con la sua corrente sionista conosceva ed in parte approvava i 25 punti del partito Nazionalsocialista di Hitler!!!!

Insomma la soluzione finale non è stato un problema solo nazista è stata la follia totale ed incomprensibile di un continente intero, la vecchia Europa, che a parer mio ho paura non abbia imparato niente da tutto questo....

Certo non so se capirebbero però ognuna di quelle persone che velatamente o no oggi inneggia o quantomeno si rivede nel nazismo con frasi, slogan, tatuaggi o quant'altro dovrebbe essere obbligata a leggere alcuni di questi libri.....