il primo bacio? indimenticabile

continuiamo a rubare le idee e degli altri... sull'onda dell'entusiasmo di Zion sentite qua il mio primo bacio (d'amore).

Belvedere lungospiaggia, ultimi giorni di agosto, anno di grazia 1990.

L'italia di Vicini ha appena perso il mondiale a Napoli, il muro di Berlino è caduto da un anno ma la gente è ancora un po' di qua e un po' di là, l'Irak invade il Kuwait e i dischi in vinile a 45 giri vengono tolti dalla produzione.

La ragazzina è figlia di quelli che ci affittano la casa al mare, abita al piano di sotto, viviamo le giornate insieme, sono innamorato perso e passo le notti appoggiato al pavimento per sentire cosa fa lei nella camera sotto, la corteggio tutta l'estate e fatalmente arriva l'ultimo week-end.

Andiamo a prendere un gelato e camminiamo per chilometri prima di sederci sul bagnasciuga e cominciare a ridere e scherzare su cosa avrei fatto al nord senza di lei, ad un certo punto si ferma il fiato e resta solo il rumore delle onde sulla battigia, la distanza tra di noi è così trascurabile che riesco a sentire sul mio volto il calore della sua pelle scottata dal sole. Socchiude gli occhi e sospira come se aspettasse (scoprirò poi che era tutta l'estate che aspettava) le tengo la mano accosto le labbra alle sue, dolcemente e..... TATACK! Una dentata pazzesca, incisivo contro incisivo, io faccio un verso disperato (ben lungi dall' interrompere il bacio) lei scoppia a ridere e mi molla una sputacchia enorme dritto in fondo alle tonsille, imbarazzo generale ma, nonostante il disgusto, le sussurro ... io, io t'amo.

Non l'ho più rivista... (stronza)