sooooo 80's

ebbene sì, lo ammetto, nonostante io rinneghi fortemente gli anni ottanta e tutto quello che hanno significato (e tutto quello a cui ci hanno portato) leggere il post sugli 80's di Carlotta ha creato nel mio animo dei crepacci profondissimi che hanno trovato l'acqua (trad. mi sono scese le lacrimucce).

Sì perchè io sono nato un afoso pomeriggio dell'agosto 1976 e gli anni ottanta sono stampati indelebili nel mio DNA, i primi ricordi sono dei flash incredibili che potrei datare intorno proprio al 1980, solo immagini confuse e sbiadite alle quali faccio fatica ad abbinare dei suoni coerenti.

La FIAT 131 mirafiori color azzurro carta da zucchero di papà e il suo montone caldo d'inverno, la tuta di cotone con le bande bianche sulle maniche ed una azzardata v colorata sul petto (design futuristico?), la roulotte e l'autostrada per genova ancora a due corsie, le targhe delle macchine nere numeri bianchi e provincia gialla (io le sapevo tutte le sigle), i guanti senza dita e la dolcevita di lana (ma prudeeeeeee!!!)

Poi sono cresciuto ed è venuta la Mercedes per il papi, 320 d (adesso è quella dei papponi albanesi) con quel tipico odore di mercedes nei sedili a metà tra il nobile e il tedesco, per me è arrivata la BMX (la bici coi cambi e la sella lunga mitica!!!) poi le timberland (o le american eagle) e il monclaire e i jeans taroccati che diventavano da EL CHARRO a EL CARHO.

I primi ricordi ai quali abbino il suono sono legati al calcio, tolto il mundial 82 e l'europeo 84 (del quale ho ricordi zero) ecco il mundial 86 mexico!! Il papi compra la tv apposta maxischermo con piantana e un telecomando che sembra la plancia di un boeing 747, le coppa dei campioni il mercoledì (e solo il mercoledì!!!) con il permesso di stare alzati se c'erano supplementari e rigori.

Drive In visto di nascosto e alzarsi nel cuore della notte (le 23.00) per vedere a volume quasi zero ancora un po' di tv, magari qualche show con un po' di donne nude (che in realtà erano vestite come le veline o le letterine che vanno in onda all'ora di cena).

Ricordo i videogiochi a 50 lire (100 se era appena uscito), ricordo i floppy disc da formattare (ma è meglio se te li fai formattare in negozio....) e i floppy da 5 pollici e un quarto grossi e flessibili, ricordo le musicassette con lo scotch sul buchino per poterle registrare di nuovo.

Ricordo le cabine telefoniche per avvisare a casa che avevi perso il pulmino e le caramelle al bar dell'oratorio (200 lire e mangiavi per un mese tu e il tuo amico), ricordo il cinema con le sedie di legno e senza il dolby surround, poi il papi compra la videocamera portatile (grossa come quelle della rai adesso con tanto di poggiaspalla) e il cinema cominci a farlo tu per poi far vedere a tutti i tuoi filmati (tuoi perchè hanno senso solo per te) dopo aver collegato mille fili bianchi rossi e gialli ad un televisore per un quarto d'ora e aver cercato con il cacciavite la frequenza uhf 32!!! (mica bluetooth e sincronizzazione file).

Ricordo gli album di figurine e le figurine catarifrangenti (una ogni 100 pacchetti e se era doppia avevi il mercato in mano altro che Moggi e la GEA) ricordo il buono per un gelato il primo giorno di primavera te lo davano a scuola e poi tu ti fiondavi in gelateria, ricordo judo due volte a settimana da solo mentre tutti gli altri venivano a prenderli (ma io mi sentivo così indipendente), ricordo i dischi nel juke box e i giubbotti di jeans in estate sui quali potevi scrivere col pennarello.

Poi ricordo ginocchia e gomiti sempre sbucciati ed erba perenne sui pantaloni ricordo ancora il profumo del caffè la domenica mattina e latte e biscotti davanti alla tv (solo perchè è domenica chiaro!!) e poi..... insomma un sacco di cose che non dimenticherò mai.